Intervista a Nicolò Gardoni, CEO Revas
a cura di Elisa Giarolli
Com’è nata l’idea di Revas?
Revas è nata come idea quasi cinque anni fa. In quel periodo, lavoravo come sviluppatore software presso un’azienda che costruiva gestionali ed ero impegnato come volontario in diverse associazioni. Da volontario, sviluppavo piccoli gestionali e soluzioni informatiche per aiutare le associazioni nei loro compiti amministrativi e organizzativi.
Purtroppo, a lungo andare risultava complicato gestire tutte le soluzioni sviluppate da solo e costruire ogni volta piccoli software con la conseguenza che quelle soluzioni che all’inizio avevo implementato non riuscivano a supportare i reali bisogni delle organizzazioni. Avere un solo volontario informatico e una soluzione fatta in casa non erano scelte sostenibili nel tempo per le organizzazioni non profit.
Quindi sono giunto alla conclusione che o “si torna come prima”, perdendo comunque i vantaggi di una soluzione tecnologica, “o cerco di mettere insieme un team e fare un prodotto fatto bene” che fornisca tutto il supporto necessario e le migliori tecnologie per i sistemi gestionali moderni.
A febbraio 2018 ho quindi contattato Samantha, Luisa e Davide, persone che conoscevo e che avevano abilità nel mondo del design, della comunicazione e dello sviluppo software, e assieme abbiamo fondato Revas SRL Società Benefit.
In nemmeno un anno, abbiamo sviluppato la prima versione del software con la quale siamo riusciti ad acquisire nell’anno successivo i primi clienti che ad oggi sono molto soddisfatti per i risultati che sono riusciti a ottenere. Sul nostro sito www.revas.app sono disponibili le loro recensioni.
Il lockdown come ha influito sul vostro lavoro?
La pandemia da un lato ci ha colpiti ma dall’altro ha dato all’azienda e al prodotto nuove opportunità. Abbiamo visto le nostre relazioni commerciali venir bruscamente interrotte a causa di un cambio di priorità all’interno delle organizzazioni non profit (“in un momento di crisi non si pensa all’acquisto di un gestionale”), ma il tempo lasciato libero ci ha dato l’occasione di fare uno sviluppo tecnologico importante. Infatti il 24 maggio è uscita la nuova versione aggiornata del software.
Abbiamo avuto l’opportunità di rendere tutto molto più sicuro e performante, e soprattutto di abbattere i nostri costi interni. Una cosa che ci ha resi molto felici è stata che durante il lockdown i clienti sono riusciti ad utilizzare la piattaforma senza alcun problema, e anzi nelle recensioni che abbiamo ricevuto lo hanno definito indispensabile.
Tante organizzazioni si sono trovate bloccate proprio perché avevano i server o i computer direttamente in associazione e non potevano raggiungerli, mentre il fatto di averli online e con tutti i dati in un unico posto ha permesso ai clienti che già abbiamo di potervi accedere con facilità.
I dati sono accessibili a tutti?
Al momento, tutti i collaboratori possono vedere tutto all’interno dell’organizzazione. Stiamo sviluppando le funzionalità per rendere i dati condivisibili e gestibili, chi vede cosa, come e perché.
Questo progetto è nato grazie a fondi europei.
Abbiamo partecipato al bando FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) 2014-2020 della Provincia Autonoma di Trento. Abbiamo ricevuto in tutto 40.000 euro di finanziamenti da investire esclusivamente in attività di ricerca e sviluppo oppure in strumentazione. C’è una rendicontazione di spesa da fare e siamo finanziati dalla Provincia, dall’Unione Europea e da Banca Etica. Sul nostro sito www.revas.io si trovano poi tutti i dettagli di trasparenza.
Avete clienti solo sul territorio o anche nel resto d’Italia?
La scelta di partire da Trento è stata fatta con una ricerca di mercato. Trento è una delle province con la più alta densità di organizzazioni non profit per abitanti, di conseguenza è stato motivo anche per noi di rimanere in città. C’è comunque interesse ad espandere l’attività e il gestionale in città come Bologna e Milano, che sono altri due centri molto importanti del non profit in Italia.
A che tipologia di associazioni vi rivolgete principalmente?
Ci sono delle associazioni/cooperative dove i nostri servizi sono più compatibili. Ci piace pensare di espandere i nostri servizi a più associazioni possibile. In questo momento stiamo lavorando molto con realtà che si occupano di assistenza e servizi. Stiamo ampliando i nostri servizi con una gestione avanzata dei permessi degli utenti, proprio per dare un supporto più avanzato alle cooperative.
Quale supporto date alle associazioni?
Le associazioni hanno direttamente il mio numero di telefono, quindi se c’è un problema mi possono chiamare. In una fase iniziale di utilizzo di un nuovo gestionale, ci teniamo a dare il massimo supporto.
Per noi il supporto non ci ha mai impedito di lavorare, ma anzi ci ha permesso di intavolare preziose chiacchierate a tu-per-tu con le organizzazioni, molto spesso sul tono di “mi piacerebbe avere nuove funzionalità”.
Siamo molto contenti perché stiamo dando un prodotto di qualità in continua crescita, anche se è nato da poco. In questo periodo abbiamo diversi pacchetti che nel tempo abbiamo modulato con offerte: ai primi clienti a esempio abbiamo fatto delle offerte molto vantaggiose, proprio perché hanno creduto nella proposta di valore.
Fate qualche altra attività oltre al software?
Revas è il nostro prodotto principale. Quando poi entriamo in contatto con le associazioni emergono esigenze che richiedono delle analisi più specifiche.
Ad esempio, offriamo anche supporto per tutta la parte di migrazione dei dati. “Noi arriviamo, raccogliamo tutti i dati, li ripuliamo, li sistemiamo, e dopo li inseriamo nella piattaforma, quindi semplicemente una mattina ti svegli e ti trovi tutta la piattaforma con tutti i tuoi dati”.
Inoltre facciamo tutta una parte di consulenza più legata a strategie di sviluppo digitale.
L’obiettivo di Revas è avere un unico posto dove poter tenere tutti i dati dell’organizzazione nonostante i continui ricambi di direttivo e volontari. Inoltre ci occupiamo di archiviare i dati per costruire una memoria storica che sia anche una memoria viva delle cose che succedono, un sistema dal quale poter tirare fuori valore, con analitiche, analisi e tutta una serie di strumenti.
Per le organizzazioni, infine, offriamo sia lo sviluppo di siti personalizzati che anche un sito già pronto, un template in cui è possibile inserire tutti i propri dati attraverso il gestionale.
Per noi il concetto è “non ha senso la perfezione oggi, meglio le cose fatte oggi e la perfezione domani”: spendere il meno possibile per raggiungere gli obiettivi il prima possibile e poi crescere nel tempo.