Sailing Campus

Data: 01/10/12

Rivista: ottobre 2012


Virata, strambata, cazza la randa, lasca, poggia…

No non vi preoccupate, non sono parolacce, ma semplici termini nautici, con cui una decina di ragazze e ragazzi con disabilità si sono approcciati prima di salire a bordo ad una vera imbarcazione a vela nel contesto del progetto itinerante “Sailing Campus”.Ospitato dalla Cooperativa Archè sul Lago di Caldonazzo al nuovo Centro Nautico “Econ”nel mese di settembre, rappresenta un’esperienza unica nel suo genere che ha l’obiettivo di consentire a ragazzi e adulti, con e senza disabilità, di praticare sport all’aria aperta in un ambiente inclusivo ed aperto a tutti, cimentandosi, individualmente e in squadra, nel condurre imbarcazioni accessibili. L’iniziativa stà facendo il giro d’Italia e nasce da un’idea dell’Associazione Onlus “ lo Spirito di Stella” e del suo fondatore, Andrea Stella, paraplegico a seguito di un aggressione negli Stati Uniti nel 2000. L’Associazione è molto attiva dal 2003 nel promuovere iniziative che riguardano la pratica sportiva per le persone disabili ed è impegnata in un’opera di sensibilizzazione sull’annoso problema delle barriere architettoniche.

“Sailing Campus” nasce sulla scia di un altro progetto “Spirito Libero”, un tour velico per persone con diversa disabilità, totalmente gratuito. Ad oggi sono state organizzate 400 giornate di vela per più di 4.000 partecipanti.

Nello specifico la tappa sul suggestivo Lago di Caldonazzo, ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di giovani e meno giovani che ha colto a pieno lo spirito del corso. Non è stata una semplice esperienza di pratica velica, ma un’occasione per coltivare relazioni, per confrontarsi e per divertirsi in totale sicurezza, seguiti da un team di istruttori e volontari messi a disposizione dalla Cooperativa Archè, la quale si occupa da anni di vela accessibile attraverso attività sul Lago di Garda e adesso anche a su quello di Caldonazzo.

La flotta a disposizione dei novelli marinai è ricca di imbarcazioni per tutti i gusti e livelli, partendo da un trimarano e due classe Access messe a disposizione da Archè oltre ad altre barche dell’Associazione “lo Spirito di Stella” tra cui spiccava uno Skud 18, imbarcazione biposto, completamente accessibile e da competizione, modello usato anche nelle recenti paraolimpiadi in Inghilterra.

I momenti di confronto sono stati tanti sia durante le giornate di vela vera e propria, sia nelle pause di relax, tra pranzi e risate serali in compagnia di volontari, operatori, fisioterapisti e tanti, tanti amici.

Il concetto di inclusione della persona disabile, in queste quattro giornate ha superato ogni aspettativa generando un gruppo compatto, spiritoso che ha saputo affrontare la vela con l’atteggiamento giusto, con la voglia di imparare, di cimentarsi in qualcosa di nuovo, per molti inusuale, ma che sicuramente ha regalato intense sensazioni di libertà.

Mettersi in gioco e sperimentare attività come queste può risultare altamente terapeutico per il corpo e per la mente, la pratica della vela implica l’osservazione, la concentrazione e il confronto con gli elementi. Da molti è considerato sport di nicchia, ma iniziative come “Sailing Campus” e l’impegno delle associazioni e cooperative come “ lo Spirito di Stella” e Archè smentiscono in pieno tale pregiudizio, dimostrando quanto sia realmente accessibile e alla portata di tutti.

Sailing Campus: progetto di vela per tutti

Associazione Onlus “lo Spirito di Stella”

Obiettivi

  1. Avviare alla pratica velica persone disabili per le quali è particolarmente importante svolgere attività sportiva, per trovare nuovi stimoli, per capire che anche in carrozzina la vita può essere vissuta a pieno.
  2. Stimolare lo sviluppo di nuovi centri di vela adattata e rafforzare quelli già esistenti.
  3. Sensibilizzare enti, istituzioni e cittadinanza sulla disabilità e sull’importanza dello sport per i disabili.
  4. Attivare una sinergia con gli enti locali per offrire un’offerta completa e attenta alle necessità di tutti.
  5. Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità dell’abbattimento delle barriere, mediante il oinvolgimento dei media locali e nazionali, facendo leva su web e social network.

Le imbarcazioni

Per i Sailing Campus vengono utilizzate le imbarcazioni australiane della flotta Access, in particolare le 303 e lo Skudd 18. Semplici e sicure, sono perfette per un primo approccio alla vela e ottime anche per utenti con difficoltà motorie in quanto presentano dei servomeccanismi controllabili non solo con le mani, ma anche con altre parti del corpo. In particolare presentano:

  1. Vele rollabili che permettono al velista di regolare le dimensioni della vela, anche in navigazione.
  2. Derive zavorrate che assicurano l’imbarcazione contro ogni possibilità di rovesciamento.
  3. Innovativa forma concava della carena che promuove la stabilità.
  4. Disposizione dell’equipaggio con baricentro in posizione centrale bassa che consente una grande stabilità.
  5. Possibilità di essere allestite con servocomando e joystick controllabile con varie parti del corpo in movimento, per consentire la pratica della vela anche a chi ha disabilità motoria di vario tipo.

Dalla teoria alla pratica.. i momenti più belli del Sailing Campus 2012, sul Lago di Caldonazzo




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