Servizio civile, la cittadinanza italiana è un elemento indispensabile

Data: 01/04/12

Rivista: aprile 2012

In accordo con i Rappresentanti nazionali e i Delegati delle singole Regioni italiane, ha approvato un documento che ribadisce le posizioni dei giovani in servizio civile rispetto alla critica situazione del servizio civile nazionale, documento che poi è stato presentato al ministro Riccardi nel corso di un incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In particolare nel corso dell’incontro fra Rappresentanza e Istituzioni si è sottolineato l’urgente necessità di reperire fondi per “tener in vita” il Servizio Civile, non dimenticando l’importanza di una gestione pubblica dei finanziamenti.

“Mi faccio portavoce – commenta il rappresentante della Provincia Autonoma di Trento Lino Criasia, – di un sentimento di delusione e di un momento di incertezza per ciò che il futuro ci riserva. Il Servizio Civile è per i giovani un momento di crescita e di consapevolezza dei bisogni della propria comunità, oltre ad essere uno strumento di difesa non armata della Patria”.

E proprio facendo riferimento alla necessità di una difesa alternativa alle armi, è stata posta, al Ministro, una questione che, per diversi giorni, ha tenuto acceso il dibattito in merito alla partecipazione degli stranieri al Servizio Civile.

“La sentenza del Tribunale di Milano (che invece di appellarsi all’art. 52 faceva riferimento all’art.2 della Costituzione che garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, ndr) ha sconvolto l’intero sistema del Servizio Civile. Noi siamo vicini – continua il rappresentante- a tutti quegli stranieri che vivono una condizione di disagio ma ciò non deve gettare le basi per una trasformazione del Servizio Civile nazionale in qualcosa di diverso dalla Difesa della Patria che prevede, attualmente, il requisito della cittadinanza italiana, da cui non si può prescindere. Dunque riteniamo, essendo vicini ai giovani stranieri che vivono e studiano stabilmente in Italia, che il loro forte disagio debba essere risolto con il riconoscimento della Cittadinanza italiana, in nome del principio di uguaglianza e di libertà nel poter esprimere e realizzare la propria personalità. Solo così potranno essere davvero tutelati e garantiti loro i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo che nelle formazioni sociali (Cost. Art.2). Cambiare l’identità di un istituzione come il Servizio Civile Nazionale ridurrebbe a un solo anno la possibilità e l’opportunità che spetta loro di sentirsi Italiani e perfettamente integrati nel Paese”.

Comunicato stampa del 6 marzo 2012, Ufficio Stampa Servizio Civile

precedente

successivo