Sogni che si affacciano al mondo

Data: 01/12/16

Rivista: dicembre 2016

Avevo un sogno nella testa

vagava dentro una tempesta,

si muoveva a briglie sciolte:
curiosità ne aveva molte.
Si chiedeva dove fosse
e al cervello dava scosse…
sembrava un’area di servizio,
di mettermi in pausa aveva il vizio.
Un bel giorno in strada è uscito
spaesato e senza un bel vestito,
i suoi occhi erano sconvolti:
bloccato in colonna come molti.
Provando a farsi spazio
vide intorno a sé lo strazio: 
tutti costretti ad aspettare,
non contava il voler fare.
Niente a parte il traffico era definito,
qualcuno per farsi notare alzava il dito! 
Perdersi lì fuori era un attimo,
del cuore non aiutava più il battito…
dovette quindi essere razionale
e dirigersi dove faceva meno male:
lanciavano sassi dal cavalcavia
proprio lì, nella sua coraggiosa follia!
Allora erano vere le dicerie,
difficile per i sogni mantenere le vie.
Quel mondo che bramava dall’interno
non era certo immune dallo scherno!
Poteva solo stringere i denti e andare…
era lui il sogno e la sua forza “Superare”.

 

 

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