Solidarietà sugli sci sul monte Bondone

Autori:Redazione

Data: 01/04/07

Rivista: aprile 2007

Domenica 25 si è disputato sulle piste innevate del Bondone il trofeo “Valori e futuro”. Da un punto di vista meteorologico, la giornata non è stata granché, nebbie basse e nuvole, ma l’entusiasmo della ventina di atleti partecipanti ha sopperito all’inconveniente. Ai paletti di partenza, i concorrenti sono stati suddivisi in categorie secondo il loro tipo di svantaggio: standing, blind, sitting. Questo tipo di competizioni per disabili non sono certo una novità, specie dopo le Olimpiadi invernali di Torino, marzo 2006.

Allora i media dedicarono grande spazio all’avvenimento e ne furono ripagati da grandi ascolti radio televisivi. Le gare, biathlon, sci alpino, sci di fondo, hockey su ghiaccio e curling, si sono svolte in buona parte negli stessi impianti delle competizioni olimpiche. Purtroppo sul campo le cose non sono andate troppo bene per la nostra Nazionale, fermatasi a 2 ori, 2 argenti, 4 bronzi (Russia vincitrice con 13, 13 e 7).

Quest’inverno è toccato al monte Bondone ospitare una serie di gare di sci. Ospiti d’onore Celina Seghi, campionissima degli anni ‘40, soprannominata “topolino delle nevi”, vincitrice della medaglia d’oro ai Mondiali del 1941 a Cortina, Rolly Marchi, gran patron da sempre di tutto lo scii trentino e il principe Emanuele Filiberto, erede al trono d’Italia.

Apripista in cima al Palon la campionessa Seghi seguita, ai blocchi di partenza, dai concorrenti, molti dei quali regionali. Discese regolari, seppure nascoste da banchi di nebbia qui e là, ed arrivi tirati all’ultimo respiro. Molti vincitori fanno parte, ormai da anni, del giro dello sci paraolimpico. Tra loro Melania Corradini, portabandiera italiana a Torino. Nel parterre molto affollato, grande soddisfazione generale e molti commenti e rimpianti per i risultati sfumati in gare precedenti.

Non pochi qui hanno lamentato la poca attenzione, in termini monetari, data dalla federazione a queste gare. Ciò ha comportato una contrazione dei partecipanti. Qualcuno ne ha attribuito la causa anche ai Mass media che, dopo il tanto spazio dedicato agli sport disabili a Torino, si sono un po’defilati lasciando senza copertura, e di conseguenza senza sponsor, molti eventi sportivi con protagonisti disabili. Invece questi atleti andrebbero incoraggiati in ogni modo considerato il loro assoluto disinteresse economico nelle gare, al contrario di quanto accade in troppi altri settori dello sport. Un insegnamento anche per tanti ragazzi che, per noia o ricerca ad ogni costo del brivido, sprecano la propria vita in corse d’auto senza scopo e magari con qualche bicchiere di troppo in corpo.

Se dopo Torino, i vincitori di medaglie furono ricevuti tutti assieme, a Roma il 22 marzo dall’allora presidente della Repubblica, Azeglio Ciampi, qui a 30 si è accontentati di una bella tavolata a gran hotel Trento con premi per i vincitori di ogni categoria.

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