“Nessuno è così povero da non poter donare, nessuno è così ricco da non poter ricevere.”
Siamo stati alla presentazione trentina del documentario “ME, WE Only through community”, nato dalla collaborazione tra Fondazione Fontana Onlus e il Saint Martin, istituzione che si occupa di sostenere e aiutare le persone più bisognose in Kenya.
Il St. Martin è un’organizzazione religiosa che opera dal 1997 in una località rurale a 200 km dalla capitale Nairobi, con l’obbiettivo di integrare le categorie di persone più vulnerabili all’interno delle comunità in cui opera. Gli oltre 1200 volontari si dedicano giornalmente ad aiutare i membri più svantaggiati all’interno della loro comunità, dalle persone disabili ai bambini che vivono in strada, dai tossicodipendenti alle vittime di abusi; il Saint Martin non ha mai voltato le spalle a nessuno, perché gli eventi della vita possono portare ovunque e concedere una seconda possibilità è un atto di fede che arricchisce non solo chi lo riceve.
Adottando un approccio solidale, l’organizzazione mira a rendere le persone più responsabili e altruiste verso la comunità di cui fanno parte, cercando di sensibilizzare i cittadini, fornendo loro educazione, promuovendo l’integrazione tra i suoi membri, e soprattutto formando nuovi volontari sul territorio.
Il documentario nasce dall’idea di raccontare le storie di alcuni dei protagonisti di questa realtà; le loro sono esperienze forti, toccanti, troppo spesso segnate da povertà e ingiustizie che trovano riscatto grazie all’intervento del Saint Martin. Molti dei volontari sono entrati in contatto con l’organizzazione in quanto ne hanno beneficiato, e ciò fa nascere un sentimento di riconoscenza che spinge il singolo a fare a sua volta qualcosa per la comunità.
Il titolo, “ME, WE only through community”, è molto significativo, in quanto indica la necessità che ognuno di noi si responsabilizzi nei confronti degli altri, abbandonando pregiudizi e indifferenza, per dedicarsi al prossimo e impegnarsi ad abbattere le barriere invisibili che ci allontanano.
Abbiamo conosciuto una delle protagoniste del documentario a Trento nel Novembre 2012, in occasione del convegno organizzato dall’Assessorato alla Solidarietà Internazionale e alla Convivenza, quando Grace Wanjiru accettò di uscire per la prima volta dal suo Paese, il Kenya, per raccontare al mondo la sua storia. In questo modo ci ha reso partecipi di come un aiuto, per quanto piccolo, possa cambiare in meglio la vita di una persona e la società di cui fa parte.
Nel documentario viene citato un proverbio africano che ha il potere di mettere in luce l’importanza della comunità, di quell’insieme di persone che nella condivisione riscoprono il valore di contare sul prossimo.
“Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai con gli altri”.