Perché proprio Sonia? Beh, Sonia come Anna, come Giorgia. Sonia come una ragazza della nostra città che spalanca gli occhi al futuro con una sola, grande certezza: lottare per vivere e non soltanto per sopravvivere!
Laura Tondini
Il 2007 ci sta lasciando, così, in un attimo è arrivato l’ultimo giorno di dicembre che tra festeggiamenti, canti e balli ci annuncerà il nuovo anno. Il tempo è trascorso troppo veloce, quasi non mi sembra di aver vissuto, ma di cose ne ho fatte e alcune cicatrici sono sempre lì per ricordarlo.
Posso dirlo, è stato un anno forte, con forse troppi alti e bassi, una vera e propria gincana di emozioni che mi stanno aiutando a crescere e a rendermi migliore.
Spesso penso di non essere ancora pronta per diventare grande ma è inevitabile: gli anni passano e piano, piano, anch’io maturo seppure con molta paura dentro di marcire troppo in fretta.
Il periodo della mia innocenza è già terminato e ora non voglio sprecare nemmeno un attimo della mia gioventù. Voglio viverla ma viverla davvero, sentire che ci sono, per poter svegliarmi un giorno e dire che la vita non mi è sfuggita tra le mani, che ne ho fatto quello che mi sono sentita in ogni momento, senza risentimenti.
Scrivendo queste righe inevitabilmente una parola mi tormenta la mente, il “rischio”! Di questo non ci si può liberare, è sempre in agguato per ogni decisione, piccola o grande che sia: se si vuole, infatti, provare sentimenti veri di libertà, di indipendenza, di amore, bisogna essere pronti ad affrontare anche il rovescio della medaglia.
Ho capito che soffrire serve e, quando penso non ne valga la pena, mi odio perché, se ho sofferto, è perché per me contava. Non mi piace starmene con le mani in mano, voglio vivere, rischiare, provare rabbia, dolore… amore. Amo la vita, amo amare, amo cadere e poi rialzarmi!
Finora ho vissuto così. Naturalmente mi sono ferita, ma ho anche saputo medicarmi con cura, non dico che tutto sia passato, per le ferite più profonde ci vorrà più tempo. In questo anno mi sono distaccata molto dalla mia famiglia. Non vivere con loro mi sta aiutando ma, il non essere ancora economicamente indipendente, mi dà un senso di incompletezza. Per questo, quando anche quest’anno scolastico sarà finito, ed è l’ultimo, voglio riuscire, con cautela, a rendermi libera dai miei. Non dico di escluderli dalla mia vita, perché ho bisogno dei loro affetti, ma sarebbe troppo traumatico per me, dopo due anni fuori casa, tornare da loro, stare alle loro regole.
Per la mia vita, ora che sono ancora giovane, non voglio monotonia e stabilità ma meno timori, voglia di avventurarmi, di progettare, di essere. La cosa più importante che non vorrei mai smettere di fare, però, è sognare e sperare!! Voglio fare della mia vita un viaggio per conoscere culture diverse, per conoscere il mondo e completarmi.
Sonia B.