Il desiderio di convivere con il proprio amato è non solo legittimo, ma anche un passo importante della nostra vita.
Spesso i problemi sembrano prendere forma dopo i primi mesi di condivisione dello stesso tetto, quando incede una maggiore confidenza, quando i confini tra lei e lui iniziano a sfumarsi. I sintomi classici? L’uomo libera mutande e calzini sporchi al pascolo su divani e lavandini, si abbandona al suo passatempo preferito (televisione e videogiochi), lascia la tavoletta del bagno alzata e la donna inizia a gridare e a biasimare la flemma e gli svaghi del compagno.
Che fare? Cerchiamo le criticità e troviamo le soluzioni.
Criticità n°1
- Il disordine degli uomini in casa.
- Posto che urlare il vostro dissenso non produce risultati apprezzabili, provate ad usare la comunicazione non verbale e la seduzione. Provate ad acquistare uno di quei cestoni che troviamo anche all’IKEA o nei grandi magazzini e buttiate tutto quello che troviate di suo in disordine là dentro: riviste, vestiti, cd… così facendo sarà possibile fargli capire che non vi piace accudirlo e quando vi chiederà spiegazioni sarebbe bene verbalizzarglielo con calma spiegandogli i motivi e le vostre esigenze di partner alla pari in maniera semplice e senza utilizzare troppi giri di parole. Siate concrete.
Proponete una divisione dei compiti, dividendovi le mansioni: io cucino e tu lavi i piatti, io pago le bollette alla posta e tu vai in banca… Importante però che poi ognuno possa gestire le sue commissione nei tempi e modi che preferisce senza l’ansia d’essere controllato e valutato. - Il peso di dover sempre organizzare ogni attività della coppia
- Proviamo a partire comprendendo noi stessi prima che gli altri. Se hai scelto e ti senti a tuo agio nel ruolo di organizzatrice della coppia va bene, ma prima di prenderti questo ruolo con i fatti, prova a considerare il fatto che magari lui non si senta a suo agio nella posizione di dipendente a vita. E se lui si comportasse così perché si adatta al tuo ruolo di organizzatrice?
- Delegare
- Una volta trovato un aggiustamento alle mansioni, lascia che se ne occupi senza la tua supervisione. Se organizza una cena lascia che la organizzi a modo suo e se si dimenticherà il dolce, non importa, la volta dopo non se ne dimenticherà. Dall’esperienza s’impara. Certo, se la mancanza dovesse essere cronica allora forse dovremo iniziare a domandarci se non sia un boicottaggio invece di una dimenticanza.
- La sbadataggine Stop
- Ha dimenticato i guanti, l’ombrello, la lista della spesa? Fermati, non inseguirlo per dargliela. Inizia a pensare in modo più autonomo tu per prima, pensa alle cose che hai tu e come te le organizzi. Così potrai dargli il modo di organizzarsi per non dimenticarsele più. Es. potrebbe dimenticarsi sistematicamente la sciarpa e decidere di fare come un mio amico che se la mette nella tasca del cappotto così non se la dimentica più. Inizia tu a pensare a lui come ad una persona autonoma e quando si sarà dimenticato questo o quello non pensare che sia uno sciocco smemorato, ma semplicemente che capita.
- Gioca giochi da adulta
- Se proverai ad instaurare un rapporto, con atteggiamenti, premi, rinforzi e critiche da adulti sarà più facile uscire da una danza scomoda dove lui è il bambino e tu la mamma. Esempio. Se invece che gridare che tutto è in disordine e che si comporta come un bambino di dieci anni brandendo il mestolo con il grambiule ti proponi sensuale prendendolo in giro e dicendogli che non è proprio da latin lover come sapeva essere guardare la partita con la canottiera ed i calzini bucati, forse l’adulto che è in lui riprenderà il primo posto rispetto al bambino che tanto ci pesa.