Spericolati centauri

Data: 01/12/02

Rivista: dicembre 2002

Nello scorso ottobre grande spazio era stato dato dai media locali ma anche nazionali a dei motociclisti trentini che sfrecciavano a velocità folli rispetto al tipo ed alle condizioni della strada nonché alle norme del codice stradale. I media ne davano quasi un’immagine di superman da copiare, di uomini “che non devono chiedere mai”, della cui bravura restare ammaliati e possibilmente da imitare. Il nostro Pino, da tempo promotore ed ambasciatore in molte scuole dell’educazione stradale è rimasto strabiliato da tanta pubblicità concessa a queste imprese e ad esempi così negativi di comportamento. Ha deciso pertanto di inviare ai media locali questa lettera che si commenta da sé:

Egregio Direttore,
sono Giuseppe Melchionna, presidente dell’associazione Prodigio. Da diversi anni mi occupo di sensibilizzare i ragazzi sulla sicurezza stradale parlando, durante incontri organizzati nelle scuole, della mia esperienza di disabile a seguito di un incidente in macchina.
Dopo aver letto l’articolo di Pietro Gottardi “Moto-bomba filmate a 260 all’ora” del 2 ottobre scorso sono andato a visitare il sito dove comparivano i filmati incriminati. Sono sdegnato e amareggiato che l’incoscienza e il disprezzo per la propria e altrui vita siano pubblicizzate in modo così palese ed entusiasta. Mi sembra giusto manifestare queste considerazioni in base soprattutto alla mia esperienza personale. Vorrei che si capisse che il mio non è un attacco al sito in sé bensì ad un certo tipo di mentalità superficiale, in quanto tematiche di questo genere dovrebbero evidenziare maggiormente la sicurezza e l’incolumità a scapito della spericolatezza per quanto affascinante possa sembrare ai giovani.
Mi fa piacere constatare che il Suo giornale abbia “denunciato” il lato negativo del sito. Io credo fortemente che i ragazzi abbiano bisogno di messaggi che trasmettano valori e di questo me ne accorgo durante i miei incontri. La vita è un bene troppo importante per lasciare che un’”impennata” la distrugga.
Cordiali saluti.
Giuseppe Melchionna

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