Nell’agosto del 2000 Andrea Stella, ventiquattrenne di Thiene (VI) in vacanza a Miami, viene coinvolto in un’inspiegabile sparatoria che lo costringe in sedia a rotelle.
Amante della nautica, Andrea sogna di tornare a navigare e così costruisce un catamarano utilizzabile anche da una persona disabile. I risultati ottenuti dimostrano che, nella progettazione di oggetti e luoghi, l’attenzione alle esigenze delle persone con difficoltà motorie rappresenta un punto di forza e non di debolezza.
Il Catamarano “Spirito di Stella” solca il mare, per la prima volta, nel 2004 con il progetto “Back to USA” ed è tornato a Miami con un equipaggio composto da persone con disabilità e da velisti del calibro di Mauro Pelaschier e Giovanni Soldini.
Scegliere il catamarano per la progettazione di un’imbarcazione senza barriere significa avere maggiore spazio, maggiore stabilità e maggior confort. Ogni spazio, quindi, non è mai inferiore ai 71 cm di larghezza (la larghezza standard delle carrozzine a livello mondiale si attesta sui 68-69 cm di larghezza), mentre per il posizionamento di tasti e pulsanti è stata scelta un’altezza di 70 cm, in modo che siano facilmente accessibile senza difficoltà.
Due su quattro sono le cabine rese accessibili attraverso uno studio minuzioso delle dinamiche di movimento delle carrozzine, dotandole anche di due bagni, lo spazio è sicuramente minimo, ma è sufficiente per garantirne l’utilizzo da parte di una persona disabile in sedia a rotelle.
Anche il sistema di guida è stato pensato per persone con disabilità, definito a “Sforzo Zero” permette di muovere il timone e comandare i motori attraverso un telecomando, sistema alternativo al timone tradizionale che rimane, comunque, presente a bordo.