SPORT, AUTISMO E INCLUSIONE

Il progetto europeo Sisaap,  “Sport for Increasing Socialisation and Abilities of Autistic People” è durato due anni e dopo due tappe europee in Croazia e Spagna si è concluso con una tre giorni in Italia, in Trentino. Una conclusione ricca di attività  all’aperto e  workshop dedicati allo sport come strumento per favorire la socialità e le abilità di persone con disturbi dello spettro autistico.

Capofila del progetto, finanziato dalla Commissione europea, attraverso il programma Erasmus+ (EAC-A03-2018), è la Federazione Trentina della Cooperazione. I partner del progetto sono Autismo Sevilla (Spagna), Croatian Union of Association (Croazia), Fundación Escuela Andaluza de Economía Social (Spagna) e Associazione di promozione sociale e sportivo dilettantistica Nuove Rotte (Italia). 

Nell’ultima fase del percorso i partner internazionali sono stati accolti presso la Federazione Trentina della Cooperazione  e accompagnati nelle attività dalla Cooperativa Sociale Archè che in quei giorni stava organizzando il primo Archè Camp, una settimana dedicata a giovani con autismo e le loro famiglie.

Tra le realtà trentine, ideatrici del progetto ci sono appunto la cooperativa sociale Archè, che è specializzata in educativa socio motoria in ambito acquatico e l’associazione  Nuove Rotte Aps da sempre impegnata nell’inclusione sociale e culturale delle persone fragili.

L’esperienza trentina ha previsto uscite in barca a vela al lago di Garda, Stand Up Paddle surf e vela al lago di Caldonazzo, oltre ai laboratori pratici in cui è stata coinvolta la dott.ssa Paola Venuti dell’OdfLab della Facoltà di Scienze Cognitive di Rovereto. Ha tenuto un incontro sulla costruzione del percorso di vita dei giovani con DSA, che ha coinvolto le famiglie dei ragazzi iscritti all’Archè Camp organizzato da Archè Scs in concomitanza con l’esperienza europea.

Lo scopo principale del progetto SISAAP  è infatti favorire all’interno dei Paesi Europei l’inclusione sociale e garantire pari opportunità, attraverso lo sport, per le persone con disturbi dello spettro autistico, costruendo al contempo una solida rete di cooperazione tra le parti interessate, sia attraverso lo scambio di buone pratiche, che attraverso innovative forme di cooperazione. La divulgazione dei prodotti e dei risultati raggiunti dal progetto sarà un importante strumento di sensibilizzazione delle comunità locali, che favorirà altresì una loro maggiore consapevolezza delle potenzialità delle attività sportive per persone autistiche, per migliorare la qualità di vita, le abilità sociali e il benessere fisico.

I partecipanti all’incontro transnazionale sono stati impegnati nelle attività conclusive di redazione di una guida dedicata alle buone pratiche in ambito di accoglienza e strutturazione di esperienze sportive dedicate. Contenuti, metodi di progettazione e implementazione di sport acquatici sono elementi che favoriscono l’inclusione e la socializzazione delle persone con Dsa. La guida ha proprio l’obiettivo di dare le direttrici alle organizzazioni, amministrazioni o alle famiglie interessate su cosa servirebbe per strutturare esperienze sportivi strutturate e con obiettivi prestabiliti. Una prodotto editoriale che verrà divulgato, assieme a un video che raccoglie lo scambio di esperienze portate a termine durante i due anni di progetto, tutto questo materiale sarà fruibile gratuitamente da tutti gli interessati e sarà tradotto in più lingue.

 

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