Il progetto SISAAP (Sport per aumentare la socializzazione e le capacità delle persone autistiche) mira a favorire l’inclusione sociale e a garantire pari opportunità attraverso lo sport per le persone affette da disturbi dello spettro autistico (ASD). In Europa esistono poche organizzazioni che promuovono attività sportive per le persone colpite dall’ASD e la maggior parte di esse non sono sufficientemente qualificate per lavorare con questo gruppo target, che non può essere considerato come una qualsiasi forma di disabilità intellettuale, ma richiede un approccio specifico. L’obiettivo principale del progetto è riunire una rete europea e complementare di esperti che copra l’intera catena del valore degli sport acquatici nell’autismo, compresi i formatori e gli attori chiave che si occupano di ASD. Questo favorirà la mobilità internazionale, la cooperazione intersettoriale e interdisciplinare, al fine di scambiare conoscenze, metodi di lavoro, competenze e, di conseguenza, l’aggiornamento delle persone che lavorano in questo campo e la riprogettazione del loro profilo professionale. I risultati che emergeranno nell’ambito di tre eventi, rispettivamente in Croazia, Spagna e Italia, saranno raccolti in un catalogo che presenterà le opportunità sportive per le persone ASD e le figure professionali necessarie per la loro attuazione (associazioni sportive, allenatori e formatori, insieme alle famiglie di persone ASD) da condividere a livello transnazionale.
In Trentino esiste una realtà che negli ultimi anni si è specializzata in questo settore, promuovendo ricerche specifiche e formando il personale a nuove metodologie applicate a sport acquatici ma non solo. La Cooperativa Sociale Archè insieme all’Associazione NuoveRotte usano la metodologia educativa-sportiva “SupAbility” per promuovere il benessere delle persone più fragili, lo fanno con percorsi consolidati nel tempo attraverso la ricerca e l’appoggio dell’Università, nonché di figure professionali adeguatamente formate. Archè, in particolare, ha attivato un’intensa e proficua collaborazione di ricerca su buone prassi e metodologia con il dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, il Laboratorio di Osservazione e Diagnosi (ODFLAb) e la Facoltà di Scienze Motorie di Verona. Ne scaturisce qualche anno fa una sperimentazione con l’utilizzo di tavole da SupSurf. Lo Stand Up Paddle Surf permette infatti di andare a innescare comportamenti e aspetti positivi dei ragazzi con ASD, con risultati molto incoraggianti sia per i ragazzi stessi, sia per le famiglie e le figure professionali che li seguono. Il contesto è quello del Centro nautico Ekon, dove insieme ad Archè opera l’Associazione NuoveRotte, partner nel progetto SISAAP. Qui vengono svolte molte delle attività estive dedicate anche ai giovani con autismo ad alto, medio e basso funzionamento. Attraverso momenti individualizzati o di gruppo si utilizza questa e altre discipline per agire su aspetti come la confidenza, la relazione e la gestione delle emozioni. Il team di lavoro si è accorto delle enormi potenzialità di questo strumento molto semplice, ma che al tempo stesso stimola movimento ed equilibrio. Aspetti che contribuiscono a migliorare la propriocezione, la coordinazione, la lateralizzazione, l’equilibrio, l’autostima, la socializzazione e l’acquaticità dei giovani coinvolti. Attraverso i percorsi individualizzati o di gruppo sono state fidelizzate numerose famiglie e i loro ragazzi o ragazze che possono praticare oggi questo sport in assoluta sicurezza, seguiti da personale preparato e qualificato. Da qualche anno sono state lanciate anche nuove attività, come ad esempio la vela deriva, il nordic walking, il kayak e il longboard skateboard. Sono tutte attività dove la metodologia “SupAbility” può adattarsi e stimolare nuove prospettive future.