Da tempo si profilava il trasferimento della Cassa Malati di Piazza Venezia in un nuovo edificio situato nella periferia sud della città. In verità, le perplessità non erano mai mancate: le sede attuale, si diceva, è sufficiente, è in centro città, ben servita da linee di autobus e a ridosso di importanti strade di comunicazione urbana. Tuttavia la decisione di spostarsi è stata presa ugualmente e addirittura, pare che il palazzo sia stato venduto per 10,3 milioni di Euro (20 miliardi!). Ora siamo in vista del trasloco e molte perplessità si sono trasformate in proteste. Ecco quella di Paolo Cavagnoli, nostro prezioso collaboratore e soprattutto operatore sociale che, dall’alto della sua esperienza (è stato Direttore provinciale del Servizio Sociale, ha insegnato nelle scuole per assistenti sociali di Trento e Brescia, ha collaborato nei corsi di laurea in servizio sociale), può ben esprimere un giudizio sulla vicenda.
Caro Direttore,
Ti scrivo questa lettera anche a nome di altri lettori, per protestare fortemente contro il ventilato spostamento a sud della città della attuale sede della Cassa Malati. L’altro giorno, per problemi miei, mi sono recato nella sede di Piazza Venezia e l’ho trovata affollata di persone attempate ed anziani mentre ai piani superiori molte mamme con carrozzelle per le vaccinazioni obbligatorie.
Ora mi chiedo: come si fa a programmare spostamenti cervellotici di queste persone e di un servizio che è apprezzato da tutti per la sua centralità, dato che si può raggiungere anche a piedi? E se il pretesto è il parcheggio, in loco c’è posto per farne di nuovi. Mi sembra che chi ha la responsabilità politica debba fare qualche riflessione, dato che non è giusto delegare il potere ad una sola persona in barba alla decantata partecipazione (a quando la revisione della LP n. 10?). Bisogna considerare la sanità un servizio e non solo argomento di budget?
Mi risulta che migliaia di cittadini avevano firmato per il non spostamento della sede del poliambulatorio, che fine hanno fatto? Signori assessori fate un giro in piazza Venezia e poi vedrete che la gente è contro questa scelta che tutti ritengono scellerata se non vergognosa.
Paolo Cavagnoli, da una vita, operatore sociale