Il gruppo Fs presenta le novità dei prossimi mesi per chi ha problemi di mobilità: ventisei nuove stazioni accessibili, settantacinque nuovi carrelli elevatori per la salita e la discesa dei viaggiatori, possibilità di acquisto on line del biglietto con attivazione automatica del servizio assistenza, trasformazione e rafforzamento dei Centri di assistenza ai disabili.
La nostra Stanzy è andata a buttare un occhio nella Stazione ferroviaria di Trento e in quella vicina della Trento – Malè per una verifica sul campo. Ha posto anche qualche domanda ai responsabili, in verità estremamente cortesi, che hanno confermato tutti gli ottimi propositi annunciati dall’Ente Ferrovie. Brave le Ferrovie! Naturalmente la macchina ha bisogno di tempo e pratica per ingranare e, pertanto, se dovesse incepparsi proprio con voi, metteteci un po’ di pazienza…
Ventisei nuove stazioni accessibili, settantacinque nuovi carrelli elevatori per la salita e la discesa dei viaggiatori con problemi di mobilità e poi la possibilità di acquisto on line del biglietto con attivazione automatica del servizio assistenza e la trasformazione dei 14 Cad (Centri assistenza disabili) delle maggiori stazioni italiane nelle “Sale Blu” con procedure automatizzate e tempi ridotti. Il tutto nella prima tappa “di un percorso per il miglioramento degli standard di assistenza, sicurezza e comfort di treni e stazioni per le persone affette da gravi invalidità”, con “l’obiettivo di rendere tutti ugualmente abili al trasporto ferroviario”.
Sono sostanziali le novità annunciate dalle Ferrovie dello Stato con il loro “Pacchetto blu”, definito e condiviso dopo un incontro con le associazioni delle persone con disabilità. La novità di maggior rilevo, sottolineano le FS, “è l’estensione, a partire da giugno, del servizio di assistenza ai viaggiatori con ridotta mobilità a 26 nuove stazioni”, che vanno ad aggiungersi alle 225 dove è già possibile prenotare telefonicamente il servizio disabili, ottenere accoglienza e assistenza in stazione, e vedersi garantiti l’accompagnamento al treno e la discesa e la salita tramite i carrelli elevatori”. Un servizio, quest’ultimo, che a sua volta sarà potenziato grazie all’acquisto di 75 nuovi carrelli elevatori che entreranno in funzione a partire da agosto.
Novità già dal prossimo 1° maggio invece per quanto riguarda i 14 Cad (Centri assistenza disabili) presenti nelle principali stazioni, che saranno ribattezzati “Sale Blu”, con tanto di nuova segnaletica facilmente visibile. Le Fs sottolineano la novità definendola non solo “nominale”, perché grazie alla semplificazione delle procedure di assegnazione del posto e a una nuova banca dati centralizzata, saranno ridotti i tempi per la richiesta del servizio, che nel 2006 ha garantito l’assistenza a 150mila disabili.
Da dicembre, infine, anche per i clienti con disabilità sarà possibile prenotare on line il posto a loro riservato e ritirare poi il biglietto direttamente al centro di assistenza o alle macchine self service presenti nella maggior parte delle stazioni. Tappe di un percorso avviato a gennaio con l’assegnazione gratuita della CartaBlu che consente il pagamento di un solo biglietto per il disabile e l’accompagnatore.
Il “Pacchetto Blu” delle Ferrovie dello Stato è stato presentato nel corso di un incontro a Roma con le associazioni dei disabili: un lungo elenco che vede presenti l’Associazione disabili visivi (Adv), l’Associazione guida legislazione andicappati trasporti (Anglat), l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic), l’Associazione nazionale e invalidi del lavoro (Anmil), l’Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti (Anpvi), l’Ente nazionale sordi (Ens), la Federazione associazioni italiane spina bifida e idrocefalo (Faisbi), le Famiglie italiane associate difesa diritti audiolesi (Fiadda), la Lega arcobaleno e l’Unione italiana ciechi. A breve Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, torneranno a confrontarsi con queste associazioni per affrontare gli altri problemi già fissati in agenda: il servizio nelle stazioni non servite e la messa a punto di un processo organizzativo per consentire ai disabili motori l’accesso anche ai treni non attrezzati. (ska)