Tabacco, da medicina a droga letale

Data: 01/12/01

Rivista: dicembre 2001

Continuiamo la nostra personale (persecutoria per i fumatori) battaglia contro il tabacco con una serie di date e piccole note sulla storia del fumo. Questo articolo è dedicato a Rosy ed ai suoi 1000 propositi di smettere ed a tutti quelli che come lei pensano che solo provarci sia già abbastanza!

  • 1492: Colombo, appena sbarcato in America, nota che gli indios delle Antille bruciano le foglie di certe piante per aspirarne il fumo. Nelle civiltà precolombiane si ricorreva a questa usanza nei cerimoniali d’iniziazione dei giovani maschi, nelle magie degli stregoni e nei riti di guarigione.
  • 1493: Rodrigo de Jerez, di ritorno in Spagna dai Carabi fuma tranquillamente. Mal gliene incoglie: secondo l’Inquisizione, per emettere fumo dalla bocca bisogna essere in diretto collegamento col diavolo e l’inferno. Il nostro finisce in prigione ma quando ne esce i suoi concittadini fumano beati e senza restrizioni. Colmo dell’ironia: il tabacco ora viene addirittura chiamato “erba santa” per le sue non meglio precisate proprietà medicinali.
  • 1518: in Messico Juan de Grijalva aspira fumo da una cannuccia ripiena di tabacco ed un missionario subito ne diffonde l’uso in Europa. In Italia il primo a introdurlo è il cardinale Tornabuoni.
  • 1560: Caterina de Medici, regina di Francia, lo usa contro le sue emicranie.
  • 1604: prima voce anti-tabacco: Giacomo I, re d’Inghilterra nega le proprietà curative della sostanza. Poi nel 1648 Innocenzo X vieta il fumo a tutti i fedeli dopo che in S. Pietro un fumatore incauto gli aveva dato fuoco alla veste papale. Nel 1645 in Russia si taglia il labbro superiore a chi fuma e nel 1663 l’Impero Ottomano li mette a morte.
  • 1630: anche la Francia di Luigi XIII vieta la vendita del tabacco ma appena 44 anni dopo proprio in questo Paese verrà fondato il primo Monopolio di Stato per i Tabacchi.
  • 1635: in Inghilterra viene messa in mostra la prima scimmia fumatrice.
  • 1856: comincia la produzione europea di sigarette.
  • 1912: Roosevelt, presidente USA, sfugge ad un attentato perché la tabacchiera di metallo che porta nel taschino trattiene il proiettile.
  • 1920: Sigmund Freud, grande fumatore, afferma che dietro il fumo della sigaretta cova un disagio della psiche.
  • 1950 circa: una piccola casa produttrice di tabacco in difficoltà ingaggia i cosiddetti “persuasori occulti” per reclamizzare le proprie sigarette. Viene messa in moto una delle campagne pubblicitarie più efficaci mai realizzate: in pochi anni la piccola azienda diventerà la potente multinazionale Marlboro.
  • 1958: nasce una certa Rosy…
  • 1964: lungo le autostrade americane grandi cartelloni pubblicitari mostrano un imperturbabile cow boy: in sella al suo cavallo affronta deserti infuocati, scavalca montagne immacolate, attraversa fiumi impetuosi, percorre canyon dalle pareti mozzafiato accompagnato solo da una tranquillizzante sigaretta in bocca. A noi poveracci stritolati da ingorghi di macchine, inquinati da emissioni di ciminiere e stressati dal lavoro non resta che sospirare e accontentarci di fumare le sue stesse sigarette.
  • 1967: la campagna conosce qualche resistenza: in un club esclusivo di Londra, un vero gentleman con bombetta chiede ad una signora il permesso di accendersi una sigaretta. Gelida la risposta: Per me può prendere fuoco anche lei!
  • 1969: l’astronauta Aldrin è il primo a fumare sulla Luna.
  • 1970: un giorno di quest’anno Epsy, ora 12 anni, fuma “tanto per provare” la sua prima sigaretta.
  • 1980: Woody Allen commenta il suo addio alle sigarette: Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana di più e in quella settimana pioverà a dirotto.
  • 1987: esplode una rana costretta a fumare per dimostrare la pericolosità del fumo (avranno poi provato a metterne una in quel posto allo sperimentatore?).
  • 1988: affonda uno dei primi propositi di Rosy di smetterla con le sigarette.
  • 1990: l’OMS, l’organizzazione mondiale della salute, valuta in 4 milioni all’anno il numero dei morti per cause riconducibili direttamente al fumo.
  • 1992: prime cause di fumatori colpiti da cancro ai polmoni alle grandi industrie americane del tabacco.
  • 1995: prime sentenze di condanna. Emergono gli sporchi trucchetti usati dai produttori per indurre e acuire la dipendenza dal fumo: selezione di piante ad alto contenuto di nicotina ed aggiunta di additivi ed aromi (ben 590 quelli identificati dalla Food and Drug A.) per aumentarne la concentrazione.
  • 1998: Lucky Strike, Marlboro ed altre industrie vengono sconfitte in una serie di cause megamiliardarie: in un sol colpo scuciono quasi 20 mila miliardi di risarcimento ai dipartimenti della Salute Pubblica di alcuni stati nordamericani!
  • 1998: in Colorado un condannato a morte mediante sedia elettrica chiede come ultimo desiderio di fumare una sigaretta. Richiesta respinta: in carcere è vietato fumare!
  • 1999: il cow boy della Marlboro, inseguito da frotte di avvocati di ammalati di tumore o dai loro eredi affranti, saluta i suoi fumatori da grandi cartelli pubblicitari comunicando di essersi anche lui beccato l’enfisema polmonare: cicca rivolta al basso, sguardo mogio, cavallo dietro triste, il cow boy assediato dal traffico urbano si avvia verso una clinica sullo sfondo dei grattacieli di New York.
  • 2000: prima causa di risarcimento danni da fumo attivo contro il monopolio dei tabacchi in Italia. Vedremo.
  • 2001: il tentativo del ministro Veronesi di far votare in Parlamento una legge contro il fumo fallisce perché, in modo premeditato, gli onorevoli fanno mancare il tempo necessario per portarla in aula prima delle elezioni dello scorso maggio.
  • 26 marzo 2001: Rosy fuma la sua cinquantesima “ultimissima sigaretta”.
  • 2001, primi di luglio: l’American Civil Liberties Union (un’associazione di difesa dei diritti individuali) protesta contro i quotidiani nuovi divieti di fumare in luoghi pubblici: a Eugene (Texas), è vietato fumare entro tre metri da un edificio pubblico; l’università del Kansas impedisce di accendersi una sigaretta anche all’aperto; in Oregon non si può fumare nemmeno nei parcheggi; in certe aziende è proibito anche solo puzzare di fumo; infine, un comune del Maryland ha semplicemente impedito ai suoi cittadini di fumare ”OVUNQUÈ’.
  • 10 Luglio 2001: Muore nel Kansas Wayne Dunafon, il primo cowboy utilizzato dalla Marlboro nei suoi spot.
  • 8 agosto 2001: entra in vigore in provincia di Trento il divieto di fumare (legge 14 del 2000) in ristoranti, pizzerie ed altri ambienti di ristorazione eccezion fatta per i locali dotati di saletta riservata ai fumatori.
  • 18 agosto: al Faro, ottimo ristorante in riva al lago di Caldonazzo, chi scrive assiste al primo richiamo ufficiale di un fumatore in zona vietata: il reo fa ammenda.
  • 20 settembre: a Milano la prima causa in Italia per morte da fumo passivo di un’impiegata costretta per anni a respirare quello attivo dei colleghi.
  • 10 Ottobre: girano le prime voci su un possibile retromarcia della Provincia di Trento sulla legge antifumo: orario elastico e in fasce orarie. Insorge la Lega Tumori: in Italia 85.000 morti all’anno per fumo e 3.500 per inquinamento ambientale…. non c’erano altre priorità??
  • 23 novembre: l’OMS, con il sostegno della FIFA e del CIO, lancia la campagna “Per lo sport senza fumo”: sarà vietato ai marchi di sigarette di sponsorizzare eventi sportivi.
  • 1 dicembre: Caroline C, ventiduenne di Parigi, si accende una sigaretta nell’attesa delle carrozze del metrò. La cosa fa andare fuori dai gangheri un altro passeggero che la afferra e butta sui binari proprio mentre arriva il treno: la ragazza è in condizioni disperate.
  • 31 dicembre 2001: come primo proposito per l’anno 2002, riuscirà Rosy a fumarsi entro la mezzanotte la sua davvero ultima sigaretta della vita? Lo auguriamo a lei ed a tutte le altre Rosy d’Italia.

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