«Abbattere l’indifferenza con l’entusiasmo» è questo il motto con cui anche quest’anno l’associazione Attiva-Mente ha organizzato – in collaborazione con l’associazione Batticinque, San Marino for the Children e Aquabike San Marino – il festival “Tuttavia…che spettacolo”, svoltosi a San Marino dal 31 agosto al 3 settembre scorso. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è patrocinata dagli Ecc.mi Capitani Reggenti e dalle Commissioni sammarinese per l’UNESCO, per le Pari Opportunità e per l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità ed è dedicata alla memoria di Maurizio Taddei, scomparso nel giugno 2020 a sessantadue anni dopo una vita spesa al servizio degli altri, come agente di polizia civile e volontario della Croce Rossa e di diverse associazioni della piccola repubblica. Tra le grandi passioni di Taddei vi era anche quella per le moto. Di qui, l’idea di ricordarlo attraverso una manifestazione che approfondisse il tema dello sport come mezzo di inclusione e della mototerapia nelle più diverse forme: dalla mototerapia in acqua alla kart terapia, passando per le acrobazie mozzafiato del pilota Vanni Odera, che in sella alla sua moto fa trascorrere qualche attimo di spensieratezza ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici e alle persone con disabilità con cui condivide il sellino in gite e circuiti indimenticabili. Tra le tante attività presentate poi, il baskin, ovvero uno speciale gioco del basket pensato affinché atleti normodotati e con disabilità possano giocare insieme e il bacrama, una disciplina di abilità che rispecchia gli equilibri in movimento della natura, fondata su alcuni princìpi della scherma, della giocoleria e della morra cinese. E ancora, il sitting volley, il libro biografico della paraciclista marchigiana Alessia Polita e un protagonista tutto trentino: il campione di trial con autismo Michele Oberburger, di Roveré della Luna, che durante la kermesse si è cimentato in una esibizione in sella alla sua moto, a tema, proprio come la terza edizione richiedeva “Feel the freedom”, ovvero “senti la libertà”.