Trento accessibile?

Autori:Redazione

Data: 01/02/15

Rivista: febbraio 2015

La città di Trento riserva talvolta sorprese sgradite ai cittadini con disabilità motoria. È il caso dell’Ospedale S. Chiara che presenta un ingresso molto complicato per chi si muove in carrozzina. Parliamo dell’ospedale cittadino per eccellenza e sorge il dubbio che questo aspetto sia stato trascurato, forse in attesa dell’adeguamento del NOT, il nuovo ospedale che sorgerà alle ex Caserme.

Ma anche al Tribunale di Trento le cose non vanno meglio. Il campanello per l’accesso ai disabili è circondato, fin dalle prime ore della mattina, dalle biciclette, risultando inaccessibile per il disabile in carrozzina che volesse effettuare l’ingresso. Questi fatti sono oggetto di due distinte interrogazioni comunali che hanno lo scopo di far chiarezza sugli obblighi di legge e le azioni concrete da adottare.

1. Accesso Ospedale Santa Chiara

Come dimostrato anche dalle immagini allegate, l’ingresso principale dell’ospedale cittadino, l’Ospedale S.Chiara, è privo delle entrate idonee ad essere utilizzate dai disabili, perché necessitano l’apertura con maniglia. Apertura che richiede una serie di operazioni difficili se non impossibili per chi si muove in modo non autonomo. Nelle strutture pubbliche, soprattutto quelle molto frequentate come gli ospedali, sono necessarie porte automatiche, dotate di sensori, idonee ad essere utilizzate dai soggetti a ridotta mobilità.

Trento, 16 gennaio 2015

2. Campanello Tribunale di Trento

Il Tribunale cittadino è dotato di un campanello per effettuare la chiamata da parte dei disabili, ma risulta quotidianamente inaccessibile per la presenza di numerose biciclette parcheggiate tutte intorno. Questo impedisce a chi si trovi in condizioni di ridotta mobilità di arrivare a suonare il suddetto campanello e costituisce una limitazione illegittima.

Trento, 16 gennaio 2015

 

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