Tutti per uno… uno per tutti!

Data: 01/06/08

Rivista: giugno 2008

Alessandra Giurioli originaria di Roma, da 20 anni risiede a Trento. Fa parte dell’Associazione ATMAR con sede in Largo Nazario Sauro, 11 che si occupa di traumatizzati gravi.

Una serie di patologie autoimmuni gravi, tra cui l’artrite psoriasica, l’hanno resa invalida al 100%. Si ipotizza che queste malattie siano dovute a forti traumi mai superati. Da anni, Alessandra si batte per una qualità migliore di vita per i disabili. Ultimamente ha rilasciato interviste inchiesta al quotidiano “L’Adige” e all’emittente regionale “Radio Dolomiti” con cui ha denunciato discriminazioni cui sono sottoposti e sottolineato il fatto che sono considerati, tutt’ora, cittadini di serie Z.

L’Associazione Prodigio ha voluto incontrarla.

Nell’intervista sotto trovate le sue opinioni, che a qualcuno potranno sembrare eccessive, ma che esprimono il modo in cui Alessandra vive sulla propria pelle il suo disagio quotidiano di disabile.

Per che cosa lotta?

Io vorrei innanzi tutto che i politici, aumentino le pensioni minime per gli invalidi. A oggi ammontano a 146 euro al mese che può percepire solo chi non supera i 14.400 euro circa.
Un problema urgente sono anche le barriere architettoniche soprattutto nel centro storico.

Quali sono le barriere architettoniche che trova a Trento?

In Via Oriola gran parte dei negozi non hanno una pedana, rendendo problematico e spesso impossibile l’ingresso. Gli sportelli del bancomat sono stati progettati troppo alti e per le persone in carrozzina sono costretti a rinunciare o a farsi aiutare da qualcuno. Tutto Largo Carducci è munito di discese, peccato che queste sono bloccate dalle macchine parcheggiate. Sul manto stradale diversi sono gli ostacoli: le buche per mancanza di bolognini, le pendenze a volte talmente erte da causarmi forti colpi alla schiena, diverse asfaltature, tombini. In Via Oss Mazzurana tempo fa sono addirittura caduta causandomi diversi traumi.

Questo suo disagio quindi non è solo a Trento, ma si espande in tutta Italia!?

Certo, dipende da Roma perché la legge sulle pensioni deve cambiare. Per quanto riguardano le barriere architettoniche bisogna che qualcuno in Provincia smuova qualcosa per far sì che la città si adatti alle nostre esigenze.

Da quando ha cominciato questa lotta, chiamando i media e i giornali, è cambiato qualcosa?

Hanno fatto una discesina in Via Galilei dove c’era il gradino.

Non si è fatto sentire nessuno?

No, nessuno.

Come vive i rapporti con gli altri?

Non esistiamo per nessuno, siamo discriminati, tanta gente è maleducata se devi passare non si spostano o ti vengono addosso. E vergognosa questa mancanza di rispetto per le persone disabili.

Quando la sua vita era normale, senza disabilità, coglieva tutte le difficoltà che le si presentano a oggi?

No però le ho sempre rispettate. Non ho mai parcheggiato in prossimità di una discesa o nel posto riservato alle persone disabili.
C’è da dire che avevo una certa attrazione per il mondo della disabilità perché io non sono mai stata bene in tutta la mia vita e quindi capivo la loro sofferenza per cui le persone si aprivano con me ed io le ho aiutate tanto.

Ha paura?

Si, la mia più grande paura è che la malattia col tempo arrivi al cervello e che non mi lasci vincere questa battaglia.

Da dove la prende tutta questa forza per andare avanti nella sua lotta?

Non nascondo che ho odiato la vita per tutto quello che mi ha riservato, ma ad un certo punto del mio cammino ho avuto la grande fortuna di incontrare la filosofia buddista che si basa su: “tutto dipende da noi! La fortuna, la sfortuna, la ricchezza, la povertà, non bisogna mai dare la colpa agli altri, bisogna analizzare se stessi…” Il buddismo è una filosofia di vita quotidiana che ti mette alla prova dandoti l’energia positiva per affrontare tutto, è una sfida.

E se fallirà in questa sua lotta?

Non fallirò, è una promessa per me e per tutte le persone diversamente abili.

Informazioni

ATMAR
sede in Largo Nazario Sauro, 11
e-mail: atmar@reumaticitrentino.it
sito web: www.reumaticitrentino.it

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