Ucraina. Quando non si può sfuggire alla guerra

Data: 01/04/22

Rivista: aprile 2022

Secondo lo European Disability Forum in Ucraina ci sono 2,7 milioni di persone con disabilità. Inclusion Europe  stima che ci siano circa 261 mille persone con disabilità intellettuali.  Mentre migliaia di cittadini ucraini si muovono verso i Paesi vicini su treni e lunghissimi convogli di auto e bus, non tutti hanno la fortuna di potere scappare.

«Con l’escalation della situazione in Ucraina, assistiamo a un conflitto su vasta scala sul suolo europeo: vogliamo dunque urgentemente ricordare agli Stati le loro responsabilità di garantire la protezione e la sicurezza di tutte le persone con disabilità»  – ha ricordato il presidente dell’EDF, Yannis Vardakastanis

 

La redazione di pro.di.gio. ha partecipato dalla conferenza stampa dall’European Association of Service providers for Persons with Disabilities sull’Ucraina, organizzata insieme al Forum europeo della disabilità e Inclusion Europe il passato 10 marzo.

Le persone con disabilità già in circostanze normali si confrontano con maggior rischio di abbandono e violenza. Nel contesto di guerra, aggiungiamo la minaccia di morte, mancanza di accesso a aiuti umanitari e l’impossibilità di scappare, oppure trovare rifugio .

Preoccupa specialmente la situazione di donne e bambini, molto più vulnerabili ad abusi e violenza sessuale. 

 

«Sono a Kiev nella capitale insieme a mia figlia adulta che è autistica e ha disturbi comportamentali. Attualmente non possiamo lasciare la città. Ho anche mia madre che ha 82 anni. Non può muoversi. Non possiamo scendere nel rifugio antiatomico. Ci sono molti di noi in questa situazione, in tutta la città, in tutta l’Ucraina» – Yuliaa Klepets, VGO Coalition.

 

Nel corso dell’ultimo mese, tantissime persone ucraine con disabilità, non hanno avuto la possibilità di accedere ai centri di evacuazione e agli spazi usati come rifugi antiaerei. A Kyiv, la grande parte degli spazi abilitati dal governo per la protezione dei cittadini non sono accessibili.

Inoltre, mentre la circolazione dei treni rimane attiva, e il dislocamento in altre regioni è gratuito, tantissimi non sono capaci di arrivare alle stazioni, e quindi si trovano intrappolati in zone di guerra, isolati e non protetti. Il 24 febbraio scorso, lo European Disability Forum ha inviato una lettera alle istituzioni europee, e ai rappresentanti di Ucraina, Russia e NATO, affermando che devono rispettare gli obblighi dichiarati dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in particolare l’articolo 11.

 

Nello specifico, bisogna garantire accesso agli aiuti umanitari, protezione contro la violenza, informazione, (specialmente quella riferita a protocolli di sicurezza), assistenza e accesso ai servizi di base.

 

«C’è urgente bisogno di fornire cibo, acqua, medicine e altri articoli necessari alle famiglie e alle persone nelle case di riposo; ci sono 30.000 adulti con disabilità in queste istituzioni. I rifugiati con disabilità sono circa 10% di coloro che fuggono dalla guerra. Hanno bisogno di attrezzature per la riabilitazione e di molti altri mezzi di sostegno» -ha spiegato Milan Šveřepa, direttore di Inclusion Europe.

 

Chiudiamo questo articolo con le parole di Valery Sushkevych, presidente dell’Assemblea nazionale delle persone con disabilità in Ucraina, che ha fatto un appello per «finanziamenti specifici per le persone con disabilità in Ucraina da parte delle autorità nazionali, europee e internazionali».

 

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