Un senatore ha presentato un disegno di legge per istituire un’Autorità che garantisca i diritti dei disabili. Il testo, già all’esame della commissione Affari Costituzionali, prevede l’istituzione di un ufficio centrale che si occuperà di garantire il rispetto dei diritti. Sarà composto da dieci membri e dal Presidente, nominato dal Presidente della Repubblica, da quattro membri di nomina ministeriale designati dal Consiglio nazionale della disabilità e nominate dal Presidente, e tre scelti fra personalità distintesi in attività sociali, estratti a sorte tra le persone diversamente abili candidatesi. In parole semplici, l’ufficio centrale vigilerà sul rispetto dei diritti e la buona integrazione sociale dei diversamente abili, con le amministrazioni statali competenti, controllando l’applicazione delle leggi, raccoglierà le segnalazioni presentate sia dai diretti interessati che dalle associazioni rappresentanti, e dopo averne verificato la fondatezza, dovrà agire per vie giudiziarie in modo d’assicurare la corretta applicazione delle normative vigenti in materia di diversa abilità. Prestando particolare attenzione a tutto ciò che coinvolge l’ambito della salute, dell’integrazione scolastica per i minori, compresa la formazione professionale per garantire l’accesso al mondo del lavoro, applicando le leggi vigenti.
Per le persone già inserite nel mondo del lavoro, il Garante dovrebbe assumere un ruolo di tutela onde evitare disparità di trattamento tra colleghi con uguali mansioni, anzianità e titoli di studio simili, anche tramite l’attuazione di iniziative atte a prevenire il fenomeno del “mobbing”.
Nel disegno di legge è prevista l’istituzione di sezioni decentrate su tutto il territorio italiano che, oltre a vigilare sulla corretta attuazione delle leggi e verificare segnalazioni pervenute da persone diversamente abili o associazioni rappresentanti, dovrebbero servire da punto di riferimento per ASL, scuola ed enti comunali o provinciali, al fine di evitare problemi derivanti dalla non chiara assegnazione di competenze fra tali enti. Sarà compito degli uffici decentrati, poi, approvare e coordinare fra loro le iniziative scolastiche, sanitarie, socio-assistenziali, culturali e ricreativi, sia di enti pubblici che privati, per raggiungere un valido progetto di vita della persona con diversa abilità sia fisica che mentale. Gli uffici avranno tra le loro funzioni anche il compito di verificare l’esistenza di falsi invalidi, tramite la collaborazione di enti statali; la consulenza confidenziale a persone disabili per valutare la correttezza della situazione d’impiego, studio, le richieste di assistenza sociale, tutela ed assistenza nei processi giudiziari.