Un record che non vogliano

Data: 01/02/19

Rivista: febbraio 2019

Categoria:Disagio e inclusione

Nel 2018, in Italia, si è toccato un nuovo record, record  che però non ci deve rendere per nulla orgogliosi. Il “Centro Europeo per il monitoraggio della dipendenza dalle droghe” (Espad) attraverso azioni di monitoraggio dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni nelle scuole di 35 paesi, ha scoperto che in Italia il 37% dei giovani fa uso abituale di sigarette, sia “normali” che elettroniche. Il punto più basso è stato toccato nel 2015 con il 21% dei giovani ed il trend era in costante, seppur lenta, discesa, ma nell’ultimo anno qualcosa dev’essere cambiato facendo aumentare la percentuale in maniera esponenziale e la tendenza al fumo di sigaretta è salita in maniera vertiginosa e continua tutt’ora ad aumentare.

Roberta Pacifici, Direttore del Reparto Farmacodipendenza, Tossicodipendenza e Doping e dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità, ha una sua teoria sul perché è accaduto tutto questo: Un metodo utile per contrastare la diffusione del tabacco è l’aumento del prezzo dello stesso, cosa che però in Italia avviene a fatica e non in maniera incisiva, questo rende l’Italia il paese “migliore” per l’acquisto del tabacco (basta guardare la Svizzera, dove un pacchetto di sigarette da 20 è venduto a 7.30€).

I paesi in Europa con meno vendite di tabacco tra i giovani sono la Norvegia con il 10% e l’Islanda che scende ulteriormente fino al 6%.

L’Espad non ha solo monitorato il consumo di sigarette, ma ha voluto entrare più nel dettaglio analizzando anche il consumo di sostanze stupefacenti, riportando come l’Italia si a “rischio” di raggiungere il podio anche in questo settore con una percentuale del 15% dei giovani che utilizza Cannabis e i suoi derivati, mentre “solo” il 5% dei giovani utilizza altre droghe come amfetamine, ecstasy, cocaina e Lsd. Come ultima ricerca, ma non meno importante, L’Espad ha analizzato anche il consumo di alcool che tocca una percentuale allarmante del 34% dei giovani  che abitualmente bevono fino ad ubriacarsi.

Il Comune di Trento in collaborazione con l’Associazione Auto mutuo aiuto (A.M.A.), Punto famiglie, Non Profit Network – Centro servizi volontariato Trentino, Associazione Uisp-Comitato del Trentino, Coni-Comitato Provinciale del Trentino e Forum delle associazioni familiari del Trentino, ha sottoscritto un accordo preliminare per creare il progetto #Daimuoviamoci; Il progetto mira a prevenire le dipendenze con azioni mirate che promuovano stili di vita sani e alternative positive come importanti fattori protettivi e di prevenzione. Un esempio di progettazione efficace in tema di prevenzione al disagio giovanile arriva dall’esperienza islandese (Progetto Planet Youth), che circa vent’anni fa aveva il tasso più alto di alcolismo giovanile in Europa ed attualmente è tra gli Stati più salutisti rispetto all’utilizzo di alcol e sostanze.

precedente

successivo