Una problematica sempre più diffusa

I DCA (Disturbi del comportamento alimentare), sono patologie che alterano la normale abitudine alimentare di una persona e creano un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono generalmente durante l’adolescenza e colpiscono il sesso femminile, ma negli ultimi anni stanno aumentando anche i casi nel sesso maschile.

I principali disturbi sono L’anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa, nell’anoressia nervosa l’iniziale perdita di peso più portare a sentirsi meglio, ricevere complimenti, vedersi più magri, più sicuri e più belli, in genere sono i familiari che si rendono conto dell’eccessiva perdita di peso dalla quale ci si trova nella difficile situazione in cui si può essere liquidati frettolosamente con frasi del tipo “Non ho nessun problema, sto benissimo!”.

Anche nella Bulimia Nervosa, inizialmente, non si ha una piena consapevolezza di avere una malattia e non solo, il forte senso di vergogna possono impedire alla persona di chiedere aiuto oppure di potersi confidare con qualcuno. una caratteristica spesso presente in chi soffre di un disturbo alimentare è l’alterazione della propria immagine corporea che può distorcersi a tal punto da configurarsi in un vero e proprio disturbo.

 

Quanto sono diffusi i disturbi alimentari e qual è l’età più a rischio?

Gli studi effettuati hanno evidenziato che i disturbi alimentari sono più frequenti nel sesso femminile, un caso ogni 200-300 persone per l’Anoressia Nervosa e un caso ogni 50-100 persone per la Bulimia Nervosa, inoltre quasi il 10% delle ragazze in età a rischio (15-25 anni) soffre di un disturbo alimentare “subclinico” o “parziale”, ciò significa che sono presenti solo alcuni dei criteri per diagnosticare un disturbo alimentare vero e proprio presentando un quadro clinico e medico meno grave.

L’età più a rischio è compresa tra i 15 e i 25 anni, con seppur rari casi di esordi in età infantile, quasi sempre di Anoressia Nervosa.

 

Quali sono le Cause?

Non esiste un’unica causa che da sola possa determinare lo sviluppo di un disturbo alimentare, ma un insieme come le complicanze gravidiche, danni perinatali, la presenza di familiari che soffrono o hanno sofferto di un disturbo alimentare, bassa autostima, difficoltà interpersonali, perfezionismo, insoddisfazione del proprio corpo, desiderio di magrezza e ricorso a diete ipocaloriche, eventi traumatici come lutti, abusi, malattie, conflitti familiari, perdita di una relazione importante, cambio di scuola o di città, questi fatto, attraverso un meccanismo a “circuito chiuso” possono indurre un’ulteriore restrizione alimentare come le reazioni della famiglia e dell’ambiente sociale possono favorire il mantenimento del disturbo alimentare.

 

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