UNA RIFLESSIONE PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’EPILESSIA

Data: 01/02/22

Rivista: febbraio 2022

Oggi, 14 febbraio, è la Giornata mondiale dell’epilessia e io vorrei parlarvi un po’ meglio di questa malattia. Inizio col dire che è dovuta a un impulso eccessivamente alto nel sistema nervoso, che può provocare una perdita di coscienza e in casi più lievi un’assenza momentanea oppure, in altri casi, delle allucinazioni visive o uditive. Per quanto riguarda le cause bisogna dire che possono essere molteplici. Può accadere in caso di tumore al cervello, in caso di lesioni dovute a traumi o per cause legate alla genetica. Per chi non conosce bene i sintomi non è facile riconoscerla e talvolta la diagnosi non è immediata. Per far scattare il cosiddetto campanello d’allarme, a volte basta che in un bambino si presentino dei momenti di “incantamento”, in cui rimane con lo sguardo fisso su di un punto, e non per forza con una classica crisi con caduta e convulsioni, denominata “tonico clonica”. In ogni caso bisogna rivolgersi ad un medico competente, per capire insieme come agire. C’è da dire che ci sono degli atteggiamenti che possono evitare una crisi per chi ha avuto una diagnosi. Per esempio, è buona norma avere un sonno regolare, non fare uso eccessivo di alcool, non utilizzare farmaci psicostimolanti e tenere comportamenti che possano stimolare in maniera eccessiva il sistema nervoso.
Per quanto riguarda i soggetti che non hanno un’epilessia farmacoresistente, esistono dei farmaci per evitare di avere delle crisi. Questi farmaci però – abbassando l’eccitabilità dei neuroni – possono portare a una sensazione di stanchezza continua, diminuzione del tono dell’umore, rischiando anche di provocare purtroppo la depressione. Per quanto riguarda invece i comportamenti da tenere nei confronti di chi soffre di epilessia, per prima cosa è importante farlo sentire parte del gruppo, non discriminarlo e soprattutto non avendo paura. Perché non c’è niente di più doloroso per chi soffre di sentirsi esclusi e non compresi. Invece per quanto riguarda gli atteggiamenti da attuare in caso di crisi epilettica, bisogna ricordarsi prima di tutto di mantenere la calma e di non introdurre niente nella bocca della persona. Bisogna invece mettere qualcosa di morbido sotto la nuca per evitare traumi alla testa. Successivamente bisogna aspettare che la crisi finisca e nel caso in cui duri più di tre minuti o se ne susseguano più d’una, è necessario chiamare il 112. Ci sono diversi motivi che mi hanno spinto a scrivere questo articolo, uno di questi è la non conoscenza in tante persone, di alcuni aspetti che ho elencato in precedenza, e poi nel mio piccolo vorrei far conoscere le procedure da attuare in caso di crisi. Vi ringrazio per l’ascolto, sperando che sempre più condizioni cliniche siano più comprese e conosciute, per farsi trovare preparati, perché è nel sentirsi più preparati che la vita diventa più leggera.

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