Una scelta che cambia la vita

Data: 01/04/03

Rivista: aprile 2003

La mia esperienza come obiettore di coscienza incomincia il 29 maggio presso l’associazione Prodigio. La mia attività consiste nel accompagnare nelle sue attività “Pino”, il presidente dell’associazione. Dovendo raccontarla tutta il mio inizio è stato abbastanza travagliato. Inizialmente, prima ancora di incominciare il servizio, sono stato soggetto ad alcuni disguidi di carattere burocratico; a incominciare dalla ricezione a casa del precetto militare che, incurante della mia richiesta di servizio civile, mi avvisava di recarmi per il giorno stabilito, a Merano, presso il battaglione Edolo. Si può immaginare il mio stupore, nonché un certo malessere, nel vedere così modificato il mio prospetto dei successivi 10 mesi. Morale della favola sono dovuto correre al distretto militare di Padova a restituire la cartolina di precetto. Successivamente ci sono state complicazioni anche per quello che riguarda l’assegnazione all’ente presso il quale avevo fatto domanda; ma questo forse è uno dei più classici degli errori della burocrazia del Ministero della difesa e che è stato fortunatamente risolto dal mio responsabile di servizio Fabio Campregher.

Dopo un antefatto così complicato è potuto iniziare il mio viaggio nel mondo del servizio civile. Nei primi tempi la mia scarsa dimestichezza con i disabili mi faceva stare sulle mie ma in breve tempo, grazie anche alla simpatia di Pino, mi sono abituato e adesso siamo buoni amici. Nel piccolo faccio anch’io la mia parte per dare una mano nelle attività dell’associazione; scrivo degli articoli su questo giornale, partecipo allo sviluppo di nuovi progetti, aiuto Pino a distribuire le copie del giornale. L’associazione è nata dopo un fortunato corso di giornalismo per disabili, che ha dato vita alla creazione di questo giornale che Pino insieme a Ugo e Carlo, insieme ad altri volontari, stanno portando avanti ormai da due anni, guadagnandosi stima e complimenti sia da parte di addetti ai lavori che non. Devo ammettere che vedere quanto una persona possa essere utile a chi è più sfortunato dà una certa gratificazione, ed essere quella persona dà ancora più gratificazione; anche se ogni tanto si vorrebbe farsi gli affari propri oppure non si ha una gran voglia di alzarsi presto per andare a prestare servizio in un posto dove per 10 mesi si sarà abbondantemente sottopagati, la frequentazione di chi si trova in una situazione peggiore della nostra fa cambiare in fretta idea. Se non avessi vissuto sulla mia pelle questa esperienza ma mi avessero detto che si potevano ricevere queste gratificazioni non ci avrei creduto, o meglio, ci avrei creduto solo in parte.

Con quest’anno prenderà il via il nuovo servizio civile “volontario”, che consiste nel dedicare un anno allo Stato nelle attività di servizio civile, questa volta retribuito. I progetti sono numerosi e per chi si vuole dedicare a questa attività non c’è che l’imbarazzo della scelta. I 10 mesi stanno ormai velocemente passando e quasi quasi mi dispiace abbandonare quella routine alla quale mi ero abituato. Sono comunque convinto che il lavoro dell’associazione Prodigio proseguirà spedito come al solito verso nuovi successi e nuove iniziative.

precedente

successivo