Dall’ottobre 1999 l’Opera Universitaria di Trento gestisce il Servizio Disabilità istituito per dare appoggio agli studenti con handicap. Questa l’autopresentazione che abbiamo trovato in Internet ma noi, non soddisfatti, per saperne di più abbiamo cercato ed intervistato il responsabile alla disabilità dell’Opera Universitaria, anch’egli disabile, Gianni Morelli. “Oltre all’accoglienza, Universabili (così è stato chiamato il piano di interventi) offre su richiesta l’accompagnamento e il trasporto personalizzato. Il primo, ad opera di volontari del Servizio Civile Nazionale, del Volontariato europeo e di studenti universitari che scelgono di effettuare le 150 ore lavorative predisposte dalla facoltà di Trento,” ci spiega Morelli “mentre del secondo se ne occupa il Servizio MuoverSi gestito dal Servizio Politiche Sociali ed Abitative della PAT e dalle Cooperative Sociali; un servizio non indifferente previsto nella sola provincia di Trento”. L’anno scorso hanno usufruito del servizio dell’Opera Universitaria 129 disabili di cui 56 con disabilità motorie, 53 con gravi patologie, 15 disabilità visiva e 7 uditiva. Anche le attrezzature offerte sono adeguate. Morelli ci mostra un’aula lettura totalmente sbarrierata dove i disabili, oltre a studiare, si incontrano e socializzano. Accanto a questa un’altra sala con videoregistratore per ipovedenti e una postazione tiflotecnica (fornita cioè di apparecchiature Hardware e Software per i disabili visivi, come sintesi vocale e barra Braille).
Le agevolazioni economiche, inoltre, non sono un particolare da trascurare: sopra al 65% di disabilità gli studenti sono completamente esonerati dalle tasse. “In realtà” continua il nostro interlocutore “il Servizio Disabili concede altri vantaggi non indifferenti; uno di questi riguarda lo stretto rapporto di collaborazione con l’università.” Il presidente dell’Opera Universitaria Fulvio Tuelle infatti è anche il delegato alla disabilità. All’università sono presenti poi sette docenti delegati ai quali si può fare riferimento per programmare un piano di studi adeguato ed eventualmente modificare la modalità di un esame o usufruire di un’intermediazione per la prova scritta. ”Mi sembra importante menzionare” conclude Morelli “il servizio gratuito di consulenza psicologica dell’Opera offerta a tutti gli studenti dell’università che manifestano del disagio, hanno difficoltà a socializzare o non sono in grado di superare gli esami.”
La settimana successiva ritorniamo in sede per intervistare due giovani del Servizio Civile Nazionale che si occupano dell’accompagnamento: Davide ed Emanuele. Ci accolgono nel loro ufficio e si rendono subito disponibili a rispondere ai nostri quesiti.
Questa è la risposta più importante perché ci convince definitivamente dell’efficienza del servizio in questione.
Dopo l’intervista chiediamo ai ragazzi se possiamo accompagnarli durante la loro attività per poter vedere sul campo come si svolge la pratica dell’accompagnamento.
Proprio in quel momento cominciano a suonare le campane: mezzogiorno. Ci avviamo quindi verso la mensa assieme a Davide, Emanuele, Luca e Marco (un altro ragazzo che usufruisce del servizio). I due ragazzi disabili sono simpatici quindi ci troviamo subito a nostro agio e loro ancor di più visto che ci confidano tranquillamente che conoscono il nostro giornale ma non lo leggono mai… Emanuele e Davide prendono i vassoi per loro e per Luca e Marco e io e Franchesca non facciamo nemmeno in tempo a girarci che gli altri sono già spariti e sono andati a sedersi al tavolo. In mensa incontriamo anche Gianni Morelli che ci saluta con allegria; mentre mangiamo finiamo per parlare di cucina internazionale.
Alla fine del pranzo Franchesca ed io ci guardiamo e dal nostro sguardo capiamo che stiamo pensando la stessa cosa: “Disabili? Ma dove!?”