Ecco qui il quinto numero di pro.di.gio. Eh si… questi due mesi sono passati velocissimi specialmente per noi che non avevamo ancora finito di spedire il numero precedente che già eravamo in ansia per preparare questo.
A proposito, il giornale gode di buona salute editoriale ed economica e comincia ad essere conosciuto sempre più, tanto che una TV nazionale è venuta a trovarci per un servizio di presentazione: superfluo dirvi che la nostra vanitosa presunzione ha fatto un gran balzo verso l’alto!
Sempre parlando di tempo che scorre fin troppo rapidamente, ormai siamo in piena campagna elettorale ed avete già ben potuto vedere a quale livello di chiacchiere, insulti, calunnie, ecc. siamo arrivati. Niente di scandaloso, è stato così la volta precedente, quella prima e quella prima ancora; sarà così la prossima, la prossima dopo e la prossima ancora più in là. In tema di elezioni, questo giornale non prende le parti di nessuno e tanto meno correrà in aiuto del vincitore dopo il 13 maggio riservandosi piuttosto di dire quel che gli pare, quando e a chi senza preoccuparsi del “Chi è chi”. Invita però i suoi lettori ad allungare le orecchie almeno quando sente che si sta parlando di lui: non mancheranno infatti le promesse, le quasi promesse, le promesse impromettibili e le promesse bidone, alcune addirittura a richiesta di elettore. E’ bene soppesare con attenzione annunci urlati da teleschermi e giornali prima di prenderli per oro colato: “Gli uomini si giudicano dalle azioni e le azioni dai risultati” recita un cinico ma efficace detto: è anche quello di questo giornale!
Quanto ai temi propri di questo giornale, numerosi episodi di disagio estremo avvenuti in questi mesi ed i loro protagonisti avrebbero meritato un nostro commento: il 17enne di Milano che ha ucciso con una coltellata l’ex fidanzata soltanto perché non voleva più saperne di lui, i naziskin (ribattezzati in un graffito sui muri di Trento “monazi”) di Merano, i fidanzati assassini di Novi Ligure.
A nostro parere però, il fatto più meritevole di attenzione è stato l’episodio il Tione dove ad un ragazzo handicappato (pur definito da una professoressa “di nessun ostacolo per nessuno”) è stato “burocraticamente” impedito di recarsi assieme ai compagni di classe in Germania per uno stage di formazione (ma va detto subito che il ragazzo è tranquillamente partito accompagnato da due insegnanti).
Il fatto, sulla stampa locale, ha avuto un risalto eccezionale ed anche noi eravamo pronti a gridare da queste pagine sennonché un invito degli stessi genitori del ragazzo ad abbassare i toni della polemica, anche per non turbare troppo il ragazzo, ci ha convinto a limitare il nostro intervento a qualche considerazione qui nell’editoriale.
Puntualmente ogni due o tre mesi, salta fuori il fantasma dell’esclusione e della non integrazione.
Nel caso specifico di Tione, chi di dovere, sembra incredibile, non è riuscito a comprendere che le gite, le visite culturali, gli stages, le settimane bianche, i viaggi all’estero e qualsiasi altro tipo di uscita sono proprio le controprove che misurano l’efficacia di un percorso di integrazione riuscito.
Il disagio delle diversità si attenua eliminando barriere fisiche e mentali che si traducono in un ulteriore handicap per chi ne soffre rispetto ad una dignitosa esistenza.
La tentazione di normare l’uguaglianza sfumando o peggio negando il significato concreto della diversità ha portato a distorsioni, strumentalizzazioni, chiacchiere e demagogia. Non costa nulla proclamare massime di solidarietà ed altruismo se poi non le si accompagna con la concretezza dei comportamenti. Resta a monito di quei pochi o tanti che ancora si ostinano a non capire, la fermezza dimostrata dai compagni a difesa del ragazzo: sarebbero rimasti con lui a Tione.
Ma adesso spazio ad una breve presentazione di questo numero di pro.di.gio., il quinto. Dopo la consueta pagina per così dire burocratica sulle decisioni prese nei palazzi ufficiali, parleremo di epatite C. Non c’è collegamento qui, sia chiaro, tra mal di fegato e politica: parliamo di epatite perché essa oggi è uno dei rischi più insidiosi cui viene esposta 24 ore su 24 la nostra salute.
Ci sarà poi un’inchiesta sui parcheggi riservati agli handicappati. Quasi ogni settimana, nella rubrica delle lettere al direttore di qualche giornale locale, compaiono lamentele da parte di disabili che si sono visti “soffiare” il posto riservato dall’immancabile furbo. Abbiamo fatto un giro di verifica per la città di Trento e lasciamo al lettore farsi la sua opinione.
Seguirà lo straordinario intervento dei ragazzi di una quinta elementare del Sacra Famiglia che hanno invitato Pino, uno dei nostri redattori sulla sedia a rotelle, a far loro visita. Descrivono la loro esperienza e l’emozione provata nel parlare con lui della sua vita.
Potrete leggere poi una riflessione sulla follia vista anche come fonte di creatività di opere d’arte e di capolavori della letteratura.
Il giornale è completato poi qui e là da altri articoli tra cui un pezzo sul “torball“, il calcio giocato dai ciechi ed uno, molto interessante e curioso, sui baci: pare siano un toccasana per moltissimi mali, dallo stress ai chili di troppo!
In chiusura, come sempre, la rassegna stampa piena di notizie spigolate qui e là dalla stampa locale e nazionale. Buona Pasqua e buona lettura.