Vuoi vedere la tv? Allora pedala!

Data: 01/02/04

Rivista: febbraio 2004

Da febbraio, nelle scuole elementari e medie, sono in distribuzione 300 mila copie di un fumetto: una nuova tecnica didattica per tenere attenti anche gli allievi più distratti? Certamente no! Si tratta di un’iniziativa promossa da Tupperware, una grande multinazionale del settore contenitori per alimentazione, e della Società Italiana di Alimentazione e Sport (Sias).

Scopo del fumetto è insegnare ai ragazzi ad orientarsi, nel momento di scegliere cosa mettersi in bocca, tra panini, pizze e pizzette, hot dog, patatine fritte, gelati, merendine, snack, hamburger, ecc…

Oggi infatti, i ragazzi ingurgitano di tutto, attratti o forse ‘fregati’ da aromi, coloranti, confezione e aspetto di pietanze fatte per essere, prima di tutto, vendute.

Il fumetto si regge sull’interrogativo: Riuscirà il conte Hamburger de Ketchup (cucina USA) a farsi accettare nel paese di Mangiabene (Italia)? Sembra uno scontro ‘pizza – hot dog’, dieta mediterranea contro fast food americano, ma non è così!

Partiamo dall’inizio. Negli ultimi anni, si è assistito ad un progressivo allungamento e, ahinoi, allargamento dei ragazzi. Faccenda preoccupante quanto mai!

I pediatri, tanto per dire, ammoniscono con una serie di dati davvero allarmanti sui rischi legati ad un’alimentazione errata o sbilanciata o, comunque, non appropriata: un giovanissimo obeso ha grandi probabilità di diventare un adulto obeso (l’85% se ha entrambi i genitori obesi); un adulto obeso vive 10 anni in meno e ha più probabilità di ammalarsi di tumore, malattie cardiovascolari, diabete e altre malattie; il 60% dei tumori femminili e il 50% di quelli maschili sono correlati con l’obesità o comunque con una cattiva alimentazione.

Il rimpinzarsi, oltre il limite e senza dar occhio all’etichetta, non è però sufficiente a mandare in tilt il peso-forma, pur con qualche chilo di tolleranza, s’intende. Da ricerche, è emerso infatti che oggi mangiamo, in calorie, meno di 20 anni fa. Perché allora accumuliamo? Risposta semplice: ci muoviamo meno di allora, siamo stati sostituiti dalle macchine in molti lavori che richiedevano sforzo e alle camminate preferiamo la poltrona o l’automobile!

Qualche dato: il 71% della popolazione, da 0 a 18 anni, è sedentaria, non smuove le chiappe che per scendere e salire le scale della scuola e di casa. I giovani sovrappeso o obesi (fino ai 18 anni d’età) sono ormai il 36% e soltanto il 6% dei bambini praticano uno sport!

Televisore, PC, play station, sale da giochi, ecc. sono al top degli interessi dei giovani di oggi, ma due ore di queste ‘attività’ sarebbero più che sufficienti a tenerli in linea. Oltre le due ore di TV in poltrona, PC o posto comodo equivalente, si inizia a metter su ciccia: fin a 4 – 6 ore in modo accettabile, oltre l’aumento di peso è esponenziale. Negli Stati Uniti hanno tentato una particolare terapia: ad una bicicletta è stato applicato un generatore di corrente collegato al televisore: i ragazzi obesi che volevano vedere la TV dovevano pedalare per mantenerla accesa. A dimostrazione di quanto detto sopra, in un mese, hanno perduto il 50% dei chili in più, senza rinunciare agli amatissimi hamburger addobbati con ketchup, cipolla e maionese (puahhh!).

Per i ricercatori nessuna alimentazione, né meredine né hot dog né snack, va considerata a rischio obesità. Gusti a parte, non sono tanto i cibi ingeriti a fare la differenza bensì il modo di utilizzarli una volta digeriti: trasformarli in ciccia oppure in movimento? Leggere il fumetto ci aiuterà ad avere le idee più chiare! In ogni caso, tra i piatti del conte Hamburger de Ketchup e quelli esibiti sulle tavole del paese di Mangiabene, sempre occhio alle etichette: è la prima difesa!

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