Il “bar bianco” Barycentro è un’iniziativa in partnership delle cooperative sociali Delfino e Samuele, che hanno deciso di valorizzare competenze e risorse: il progetto parte dalla considerazione che, anche nella città di Trento, sussistono difficoltà nel fare incontrare le persone in un ambiente che favorisca l’accettazione reciproca e la scoperta del valore che ogni persona può far emergere e condividere con gli altri, se ne ha l’opportunità.
Per la cooperativa Delfino aprire al pubblico ha avuto il significato di far incontrare agio e disagio puntando all’integrazione delle proprie attività e della propria “utenza”, facendo emergere desideri ed interessi delle persone.
Per la cooperativa Samuele il Barycentro rappresenta un luogo della formazione, dove permettere ai corsisti, che nel loro percorso di inserimento lavorativo si avvicinano al mercato del lavoro, di poter fare esperienza in un contesto “reale”, ma allo stesso tempo protetto.
Le iniziative di baricentro, detto fuori dai denti, non sono mai troppo popolate. Questo è anche un bene in una città dove troppo spesso basta un discreto assembramento di persone per far scattare la repressione. È un male quando invece certi indizi lasciano adito al sospetto che la gente non frequenti adeguatamente questo locale perché, saputamente, non vende alcolici. È un male quando si ha la sensazione che le iniziative “filantrope” di questo posto siano indiscriminatamente accusate di eccessivo buonismo. È un male, infine, quando gli eventi ludico-culturali ivi organizzati sono piacevolissimi, rari e perfettamente riusciti. È il caso del concerto, organizzato da Prodigio nella ormai storica collaborazione con Barycentro, del quartetto di sassofoni “We and she” che ha allietato i pochi presenti, peraltro entusiasti, con raffinati arrangiamenti di melodie swing e bluesy spesso risalenti ai primi decenni del novecento. Il quartetto è composto da due sassofoni contralti (Fabio Pretto e Lorenzo Sighel), un sassofono tenore (Michele Zaniboni) e un sassofono baritono (Francesca Menna).
Contorno della serata sono stati i prelibati aperitivi analcolici e gli sfiziosi stuzzichini preparati per l’occasione. A fare da gradevolissimo sfondo c’erano i dipinti di un giovane artista emergente che inaugurava la sua mostra proprio quella sera: Valerio Tessari.
Il Barycentro offre spesso numerose occasioni di incontro e di formazione: ogni mese un ricco programma propone corsi (spagnolo, inglese, fotografia, pittura, disegno per esempio), incontri con esperti o dibattiti di gruppo su varie tematiche (personali, spirituali, artistiche…), concerti e mostre pittoriche o artigianali. Se siete in giro fateci un salto, che altro avete di meglio da fare?
Per informazioni http://tinyurl.com/barycentro