Welfare a km Zero

Data: 01/06/16

Rivista: giugno 2016

Per scoprirlo siamo andati alla presentazione del progetto Welfare a KM Zero, presentato lo scorso 15 marzo alla comunità trentina dopo una lunga fase di ascolto del territorio avviata un anno fa, entra finalmente nel vivo. Fondazione Caritro, insieme a Fondazione Demarchi e Provincia autonoma di Trento ha allestito questo progetto – comunica con soddisfazione che la proposta di partecipare ai laboratori di progettazione che si avvieranno nel prossimo giugno, ha raccolto ben 250 candidature, ben oltre le aspettative in rappresentanza di oltre 100 tra istituzioni, associazioni, cooperative, fondazioni, imprese e soggetti operanti nel mondo del welfare trentino. Il progetto rappresenta un’occasione, ci hanno spiegato i promotori, volta a sostenere e rafforzare la cultura e la pratica del welfare comunitario e generativo nella società trentina. Il Trentino è chiamato a individuare nuove modalità di risposta a problemi che aumentano a fronte di risorse decrescenti.

La nostra Regione, pur essendo all’avanguardia in questo settore, come ci ricorda Gino Mazzoli psicosociologo  esperto di welfare e processi partecipativi,  deve fare i conti con una demografia vulnerabile e con un diffuso indebolimento dei legami sociali, questo in un regime di contingenza economica che vede la diminuzione delle risorse a disposizione delle istituzioni.

Continua Mazzoli. “dobbiamo scoprire nuove risorse generandole dalla comunità nel suo insieme, ma questo chiede a tutti di modificare il modo con cui ci si mette in gioco. Se i fondi calano, le fondazioni di origine bancaria non possono più fungere da bancomat a cui attingere, ma devono diventare strumento per generare nuove risorse, aiutando i diversi attori a convergere su progetti, più che a competere su bandi.”

Welfare generativo significa, soprattutto investire in iniziative volte non solo alla soluzione dei problemi, ma anche a produrre le risorse relazionali e finanziarie affinché quegli stessi problemi possano essere affrontati in futuro con minori contributi finanziari.

Interviene poi Francesco Gabbi, staff Fondazione Demarchi: “La sfida è complessa e richiede un approccio graduale, nel rispetto di tutto ciò che la comunità trentina ha costruito nel tempo. Il progetto prevede un percorso di ascolto del territorio attraverso un confronto coi principali attori sociali, economici e istituzionali per costruire un’analisi condivisa dei problemi di contesto in modo da poter poi allestire laboratori progettuali e stimolare la nascita di progetti concreti e sostenibili nel tempo…”.

Il progetto Welfare a KM Zero, ci spiegano, parte da alcune constatazioni di ordine pratico che hanno investito la nostra società nel corso degli ultimi vent’anni. Se da una parte diminuiscono le risorse, i problemi e i conseguenti bisogni aumentano. Essi spesso sono poco riconoscibili, talvolta invisibili. In sostanza, i promotori ci riportano un dato inquietante: vi è un 30% di nuovi poveri che vanno a sostituire lo spazio che una volta era individuato dal ceto medio.

Come ci fa riflettere il Dott. Mazzoli: “sono venute meno molte delle reti sociali che in passato sostenevano le famiglie nel momento del bisogno. Vi sono dunque in generale meno reti di sostegno, un segnale che ci indica l’evaporazione dei legami familiari e sociali.”

Questa esperienza condivisa rappresenta un collettore, un connettore ed un valorizzatore di risorse, attraverso una dinamica operativa che parte dal basso, dai cittadini stessi, per gestire i nuovi problemi che attraversano le comunità locali. Nuove vulnerabilità e nuovo lavoro di comunità, luoghi incubatori di comunità, facilitazione diffusa, fare welfare in montagna, la condizione anziana: sono questi i campi d’azione, le esigenze attuali, sui quali si focalizzeranno i laboratori per sviluppare progetti in grado di innovare il panorama del welfare trentino, operando in un’ottica di condivisione di intenti e di scopi. Le attività dei laboratori si concluderanno con la fine dell’anno. Nel 2017, dopo un’attenta valutazione, Fondazione metterà a disposizione le risorse finanziarie, già stanziate, per l’avvio dei progetti ritenuti più promettenti e significativi.

Gli incontri dei laboratori, il cui calendario è disponibile sul sito www.welfareakmzero.it, si svolgeranno a Trento presso la sede della Fondazione Caritro inVia Calepina, 1 e della Fondazione Demarchi  Piazza Santa Maria Maggiore, 7.

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